SOLO SEI MILITARI PERSO LA VITA DA COMBATTENTI

09/02/1941

Durante un attacco NAVALE al porto di LIVORNO morì:

A/T/Sub Lt (A) Stanley W. FOOTE, R.N.V.R,  H.M.S. Ark Royal, IV. C. 10

 

Il 9 febbraio 1941 il porto di Livorno fu preso di mira da dieci Swordfish della Royal Navy. Il Fairey Swordfish è un aerosilurante biplano, progettato dalla Fairey Aviation Company. Nato all'inizio degli anni '30, lo Swordfish, soprannominato 'Stringbag', era gestito principalmente dalla Fleet Air Arm.  Due delle forze d'attacco sbagliarono bersaglio e attaccarono la stazione ferroviaria e l'aeroporto di Pisa. Quattro Swordfish, armati di mine, le lanciarono alle estremità della diga foranea. Gli attacchi fatti alle 0545 furono una sorpresa completa. Però, poco dopo l'arrivo si aprì un intenso sbarramento contraereo impreciso,  e nessun aereo fu perso. Tuttavia, lo Swordfish 4G L9773 dell'820 Squadron, con il Pilot A/Sub Lt (A) N. G. Attenborough, l'A/T/Sub Lt (A) S.W. Foote R.N.V.R. ed il Leading Airman G.W. Halifax, colpì i cavi dei palloncini di sbarramento e cadde.

Il pilota è sepolto nel cimitero di guerra di Staglieno, ma il corpo del Leading Airman Halifax non è stato ritrovato (o identificato)  e lui è commemorato sul Lee on Solent Memorial in Inghilterra. (N. B. un marinaio nono identificato risulta sepolto in IV. D. 12) 

 

Prima sepoltura: da indagare

 

 08/03/1945 

Durante la MISSIONE CHARITON dello Special Operations Executive (S.O.E.)  nell'Astigiana morì:

 

121238 Capt  John KEANY, R. Ir. Fus., prima sepoltura C.C. Soglio, IV. B. 5

 

Foto: Fulvio Bigna

Captain John Keany, Royal Irish Fusiliers

 

Nella notte del 4 febbraio 1945 un velivolo dell'aeronautica britannica sorvola Mombarcaro (Cn) a luci spente. I partigiani, ostacolati in tutti i modi dai tedeschi, accendono fuochi per segnalare la loro posizione. Dall'aereo vengono paracadutati sei militari. Tra i componenti della missione britannica Chariton c'è il sudafricano Major Adrian Hope, l'irlandese Captain John Keany e un inglese giovanissimo, volontario di guerra, il radiotelegrafista Sergeant William (Bill) Pickering.

Dopo una permanenza di qualche giorno a Monesiglio (Cn), il gruppo si sposta a Cisterna d'Asti da dove avrebbe dovuto avere inizio una missione agli ordini del Captain Keany.

 

Bill Pickering racconta la sua guerra nel libro I Banditi di Cisterna. Questo brano descrive le circostanze in cui morì il capitano Keany.

Il capitano Keany ed io eravamo nascosti da un contadino e sua moglie appena fuori dal paese di Monesiglio ed a soli 400 metri circa dalle truppe tedesche... Ogni sera dopo il tramonto scendevamo a casa e sistemavamo la radio nella mansarda, trasmettendo messaggi alla nostra base nel sud Italia. A molti dei vicini furono bruciate le loro case e uccisi i loro uomini per tali atti, ma questo non dissuase in alcun modo i nostri ospiti dall'aiutarci... Dopo aver pernottato da loro per alcune notti, iniziammo il nostro viaggio verso Cisterna d'Asti... Dopo un viaggio di due ore, arrivammo ad un piccolo casale che dovevamo utilizzare per le nostre trasmissioni radio.

Erano in mezzo ad un colloquio radio con Bari quando un amico partigiano li avvisò dell'arrivo di un gruppo di tedeschi. Presero il trasmettitore e si nascosero nel vicino frutteto, e mentre i tedeschi perlustravano il casale, si allontanarono pian piano, pensando che i tedeschi sarebbero usciti a cercarli, ma questi non si fecero vivi.

Il Sergeant Pickering temeva un'imboscata, e disse al capitano:

''Nelle ultime due ore ho visto una sessantina di tedeschi entrare in quel casolare tre o quattro alla volta. Non ne ho visto uscire nemmeno uno. Secondo me, ci hanno visti e si stanno preparando ad attaccarci.''

Non c'era niente di concreto a sostenere la mia affermazione, solo un sesto senso che mi diceva che eravamo in pericolo mortale. Ero naturalmente più pessimista del coraggioso Keany, ma in questa occasione c'era un ingrediente intangibile in più alla mia diffidenza. Keany disse:

“Non essere sciocco Bill. Non possono essersi arrampicati su una collina come questa senza che noi li vedessimo o li sentissimo.''

Per quanto mi ricordo, quelle furono le ultime parole di Keany. Ero al suo fianco mentre parlavamo, con il mio trasmettitore radio in uno zaino sulla schiena e il mio Marlin a tracolla. Per nessuna ragione che potrei mai spiegare mi sono sentito improvvisamente spaventato, vulnerabile ed esposto. Mi allontanai di due o tre passi dal fianco sinistro di Keany... mentre così facevo i tedeschi aprirono il fuoco. Mi buttai a terra e vidi il petto di Keany crivellato da una fila di proiettili. Fu scagliato all'indietro senza emettere alcun suono, almeno nessun suono che potesse essere udito al di sopra del rumore degli spari.

Ne seguì una battaglia. Oltre al capitano Keany, vennero uccisi quattro partigiani.  Il giorno successivo il Sergeant Pickering tornò sulla scena dell'imboscata:

Ho trovato Keany sdraiato come l'avevo visto l'ultima volta sulla schiena... Abbiamo verificato l'assenza di trappole esplosive su Keany e gli altri partigiani, ma erano tutti a posto. Tuttavia, i tedeschi avevano svuotato le tasche di denaro o oggetti di valore e avevano preso le loro armi. Sapevo che Keany aveva con sé nello zaino 2.500 lire italiane – una piccola fortuna a quei tempi. Questo per pagare cibo, munizioni, benzina e informazioni. Ma i soldi e il generatore manuale che aveva portato con sé per caricare le batterie della mia radio erano spariti.

 

Fonte:
https://politicaeuropeapress.it/auto-genera-dal-titolo-4/

 

27/03/45

Durante la MISSIONE TOMBOLA dello Special Air Service (S.A.S.) ad  ALBINEA morirono:

137803  Lt  James A. RICCOMINI, 2 S.A.S., A.A.C., V. A. 4.

3316568 Cpl Stanley BOLDEN, 2 S.A.S., A.A.C., V. A. 6.

5627376 Sgt Sidney E. GUSCOTT, 2 S.A.S., A.A.C.,VI. A. 7.

Prima Sepoltura: Albinea

21/04/45

ME/13041866 Pte Robert BRUCE, 2 S.A.S., A.A.C., V. A. 3

Prima Sepoltura: Albinea

Foto: Fulvio Vigna

Private Robert Bruce (Justo Balerdi), 2 Special Air Service 

 

Justo Balerdi nacque a  Sestao nei Paesi Baschi, poi divenne studente a Barcellona in Catalogna. Combatté contro i franchisti nella guerra civile, poi si rifugiò in Francia e fu assoldato nella Legione Straniera. In seguito passò all’esercito britannico dove nel deserto algerino assunse la nuova identità di 'Robert Bruce'. Fu paracadutato sul Cusna il 4 marzo 1945 con il primo gruppo del 2 S.A.S. al comando di Major Roy Farran.

Il 20 marzo tre membri del 2 S.A.S. - Lieutenant James Arthur Riccomini, Corporal Stanley Bolden e Sergeant Sidney Elliott Guscott  -  persero la via durante l’Operation Tombola, un attacco al quartier generale tedesco, che occupava due edifici ad Albinea (RE): Villa Calvi, ritenuta il centro operativo, e Villa Rossi, ritenuta l'alloggio del comandante di corpo.  Il 21 aprile a Torre Maina (Modena) durante la seconda parte della stessa operazione a Justo Balerdi toccò la stessa sorte.

Dopo la prima sepoltura ad Albinea tutti e quattro furono sepolti a Milano, Balerdi, Riccomini e  Bolden nella stessa fila.

 

Fonti: https://ilbraccialedisterline.wordpress.com/2011/06/16/robert-bruce-justo-balerdi/

https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Tombola

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